Description
La cinematografia sovietica è stata una delle grandi cinematografie mondiali, segnata da capolavori a tutt’oggi insuperati. Giovanni Buttafava, massimo specialista italiano, ne racconta la storia, evidenziandone i periodi più fecondi e i protagonisti fondamentali, da Pudovkin a Ejzenstejn, da Medvedkin a Dovzenko. Il saggio parte dal cinema muto del periodo zarista, attraversa la travolgente stagione delle avanguardie, descrive il travagliato periodo staliniano e quello successivo del disgelo, arriva all’inquietante era brezneviana, con l’esordio di nuovi registi oggi pienamente affermati, come Nikita Michalkov, Andrej Tarkovskij, Otar Ioseliani. Segue quindi un’indagine vivissima sugli anni ’60 e ’70: vi si parla dell’evoluzione dei gusti dello spettatore sovietico, del lento affermarsi di un nuovo modo di vedere la realtà attraverso la macchina da presa, delle resistenze spesso insormontabili della censura, dell’affacciarsi di insospettati giovani talenti che rifiutano le grigie convenzioni del realismo socialista e confermano la vitalità e l’anticonformismo del cinema russo.